Sentirsi a casa è un concetto che calza a pennello per la moderna concezione dell’ambiente cucina.
Oggi più che mai, infatti, questa stanza è utilizzata da tutti i componenti della famiglia in ogni momento della giornata (non solo ad ore pasti) e per svolgere le più disparate funzioni.
E’ in cucina che ci si ritrova a preparare i pasti, a mangiare, a conversare, ma anche a studiare, lavorare e interagire con capi e colleghi in video conferenza.
Viene da sé che l’arredamento della cucina non deve più rispondere esclusivamente alle sue tre qualità imprescindibili – funzionalità, praticità ed ergonomia – ma deve essere anche pronta a trasformarsi in qualcosa di diverso, a camuffare la propria natura per venire incontro alle nuove esigenze lavorative e familiari.
I piani di lavoro delle cucine di oggi (camaleontiche e multitasking), sono concepiti per andare oltre la loro funzione principale di piano di appoggio e spazio operativo per la preparazione dei pasti.
Ecco perché spesso la composizione viene integrata con piani estraibili e allungabili che all’occorrenza possono trasformarsi in scrivania, postazione studio, tavolo o semplicemente spazio aggiuntivo.
Ed ecco perchè si tende a scegliere per i piani di lavoro materiali performanti, igienici, innovativi e altamente resistenti come Fenix, Dekton, alluminio alleggerito e laminato Hpl.

I materiali più pregiati, come il legno o la pietra naturale, continuano ad essere apprezzati e scelti per rivestire il top e il piano di lavoro, sebbene le nuove funzionalità attribuite alla cucina suggeriscano di propendere per materiali meno delicati e meno porosi.
Il trend, dunque, è optare per rivestimenti anti-impronta, idrorepellenti, robusti e facili/veloci da pulire.
Come scegliere i piani di lavoro coniugando estetica e principi ergonomici
La cucina rappresenta la sintesi della personalità di chi la abita.
Di conseguenza, la progettazione deve essere curata nei minimi dettagli e la composizione deve garantire una visione d’insieme armoniosa, originale e, nello stesso tempo, comoda da vivere e fruire tutti i giorni.
Le aziende come Stosa puntano alla personalizzazione e alla creazione di cucine che trasmettano unicità nel design e nell’impatto visivo, senza perdere in funzionalità e praticità nell’utilizzo quotidiano.
Più ampia è la gamma di soluzioni stilistiche a disposizione dei clienti, maggiore sarà la possibilità di creare composizioni soddisfacenti per le singole esigenze della famiglia.

E’ fondamentale infatti che l’utente possa scegliere consapevolmente:
- il mood della cucina (moderno, classico, industrial, country, ecc.),
- lo stile degli elettrodomestici,
- la finitura
- la forma delle maniglie, la rubinetteria, la tipologia di lavello, il colore di ante/pensili e soprattutto i materiali di rivestimento dei piani di lavoro. Elementi, quest’ultimi, che contribuiscono in modo determinante a valorizzare la composizione e a migliorare l’estetica e la funzionalità della cucina.
Piani di lavoro e varianti estetiche
Per dare alla cucina un tocco industrial-metropolitano, la soluzione d’eccellenza è rappresentata dai piani di lavoro in colorazioni dark: si va dalle varie gradazioni di grigio ai toni scuri del marrone, fino ad arrivare al total black.
Oltre al punto cromatico, nella definizione dello stile conta anche la finitura e l’effetto del materiale utilizzato per il top: un laminato nero lucido connota l’ambiente in chiave moderna, mentre un piano lavoro in legno o in laminato con finitura satinata può adattarsi bene (anche nella colorazione dark) sia a cucine contemporanee che a composizioni più classiche.
Di gran tendenza è il top in legno “senza nodi”: una soluzione adottata soprattutto da chi non vuole rinunciare al fascino senza tempo del legno, ma intende comunque creare un’atmosfera moderna e minimale e vuole contare sulla praticità di superfici lisce, omogenee e facili da pulire.

Il materiale che assicura ai piani di lavoro il più alto grado di versatilità è indubbiamente il laminato, che può essere declinato in svariati effetti stilistici: si va dal tipico effetto legno al più particolare effetto cemento, passando per l’imitazione di materiali pregiati come il marmo bianco e la pietra naturale.
Piani di lavoro e principi ergonomici
Nella progettazione della cucina bisogna fare particolare attenzione anche al rispetto dei principi dell’ergonomia.
Ciò significa che i piani di lavoro, oltre ad essere realizzati nei materiali più resistenti e affidabili, devono anche rispettare determinate misure e integrarsi agevolmente con gli altri elementi (basi, pensili, elettrodomestici, ecc.), così da rendere la cucina comoda e sicura per il fruitore.
La prima fondamentale regola riguarda la disposizione del cosiddetto triangolo ergonomico, composto dalla zona cottura, la zona lavaggio e la zona dispensa/conservazione cibi.
Per una progettazione razionale e in linea con gli standard di sicurezza, le tre zone operative dovrebbero essere intervallate da piani di lavoro la cui somma non superi i 650 cm.
Molto importante è anche la profondità del piano di lavoro della cucina: accanto alla misura standard di 60 cm iniziano ad apparire piani con profondità superiore (intorno ai 65-70 cm).
La maggiore profondità del piano, oltre a garantire più spazio di appoggio e più comodità nella gestione della preparazione dei cibi, permette di progettare pensili più bassi (dai tradizionali 54 cm è possibile arrivare anche a 48 cm) che, oltre a rispettare le proporzioni, risultano anche più facili da raggiungere.
La profondità del top può essere ulteriormente aumentata fino ad arrivare a circa 80 cm.
Dal punto di vista ergonomico, questa è la soluzione migliore in quanto permette di avere piani di appoggio più spaziosi, lavorare in maniera più comoda e fluida, eliminare il senso di chiusura e i possibili pericoli derivanti dalla vicinanza a spigoli e pensili.